11 marzo 2013

Lunedì 11 Marzo 2013

Attenzione: il mio blog, in questo momento mi serve SOLO come sfogo. Se non volete leggere lamenti vari, passate oltre.

Quindi userò il blog come sfogo personale, e i video come sfogo per le mie frivolezze.

Questo è il destino di una disperata.

Ieri, durante uno dei miei pianti quasi immotivati, mi sono chiesta come si senta Daniele ad avere accanto una persona triste.
Non dev'essere facile.
Piango sempre. Ogni giorno.

Ieri al lavoro mi sono cavata un occhio per sbaglio infilandomi delle pesanti buste di cartone e mi è salita troppa nausea. Ed ho anche iniziato a vederci doppio. Mi sono spaventata, perchè ho paura di diventare cieca da una vita e gli occhi sono comunque delicati.

E di sera lacrimavo e piangevo e non potevo aprire l'occhio.

E piangevo, e piangevo.

Oltre all'occhio, c'è da dire che ho avuto un precedente malaticcio solo due giorni prima: mi ero sentita male a lavoro e avevo vomitato (nel lavandino dell'ufficio, cari miei). Io non vomito MAI. L'ultima volta risaliva a cinque anni fa se non sbaglio, e l'ultima volta ancora a più di dieci anni fa.

Nove giorni di lavoro sono un po' stressanti per chiunque, credo. Da noi la settimana lavorativa inizia di Giovedì, e ho ho lavorato per nove giorni di fila perchè ho avuto i giorni liberi nei primi giorni di una settimana e negli ultimi della successiva.

Io non vedo l'ora di andare in vacanza. Mi serve. Ne ho bisogno.

E OGGI SONO LIBERA. E ne sono felice.

E se ho un tumore non so che fare.
Lo so che sono esagerata, ma le persone malate non sospettavano di esserlo.
A mio nonno è iniziato tutto con forti dolori ad una gamba ed io ho forti dolori alle ginocchia e ad un lato del bacino. A lui si era "incricchiata" una vertebra più o meno dove ho io i dolori.
E lui era già in metastasi.

Non vedo l'ora di fare un check up completo, così almeno posso disperarmi per motivi veri (ad esempio, la mia obesità che mi sta spezzando il corpo in due e che ha reso le mie ginocchia grosse come arance mature).

Ciao.

Ah, e dopo una settimana a 15 gradi, oggi che sono libera... nevica.

Cià -.-

.


62 commenti:

Ellee ha detto...

Cup, mi dispiace dirtelo ma credo che tu abbia DAVVERO bisogno di un aiuto psicologico. A casa o a Londra è indifferente, l'importante è che tu lo cerchi e cominci ad averlo!

{ Out of order. ha detto...

Si, la penso anche io come Ellee!
Sei arrivata ad un punto che da sola non ce la puoi fare! Hai bisogno di aiuto!

Anonimo ha detto...

Non devi scusarti se usi il blog come valvola di sfogo. Anche io lo faccio e credo molti diano "il peggio di sé" sul proprio blog.
Un check up completo è un ottimo modo per levarsi dalla testa almeno le preoccupazioni riguardanti la salute, anche perché credo che nient'altro riuscirebbe a tranquillizzarti, nemmeno dirti che è più probabile che tu abbia male alle ginocchia per il sovrappeso che per un tumore e che anche alle persone che non vomitano mai può capitare e i motivi sono molteplici: stanchezza, stress, maledetti virus intestinali. Quando mai a Catania hai lavorato tanto? ci può stare che il tuo corpo abbia dei "cedimenti".
Per il piangere...anche a me capita quasi giornalmente da parecchi mesi, mi chiedo anch'io come possa sentirsi il mio ragazzo vedendomi quasi sempre triste e credo anch'io che l'unico modo per smuovere le acque sarebbe rivolgersi ad uno psicologo. So anche quanto sia difficile decidersi e quanto nelle tue condizioni (lavoro, soldi, lingua) gli impedimenti aumentino ulteriormente. Perciò ti capisco. Però inizia almeno ad occuparti dei tuoi problemi di salute. Anche solo sentirsi meglio da quel punto di vista potrebbe darti una gran mano.
Un bacio, BlackTea

Anonimo ha detto...

il risultato del check up ti darà un sollievo solo temporaneo: troverai presto altri motivi per cui angosciarti finchè non affronterai le vere cause che ti impediscono di essere felice... a Londra, come a Catania, come in Tailandia.

Anonimo ha detto...

si scrive Thailandia comunque.

coccinellaverde ha detto...

fai presto una visita e ti toglierai queste brutte idee dalla testra,in questo periodo tendi a vedere tutto più nero di quello che è. Probabilemnet sarà solo tanta stanchezza,sei passata dalla tranquillità della tua città al caos di Londra e a tutte le conseguenze,casa nuova,lavoro nuovo,abitudini nuove. Si credo che quei dolori provengano dal fatto che ti abbia ripreso peso in poco tempo e le articolazione ne hanno risentito....io molto spesso mi sentivo affannata e stanca e c'erano giorni che avevo dolori nonappena mi affaticavo a fare qualche lavoretto...ora un pò va meglio ma di chili in più ce ne sono ancora e si sentono eccome.Non so se ti sia possibile,ma credo che dovresti parlare un pò con la tua vecchia terapista che credo ti possa aiutare perchè ti conosce e sa quali sono i tuoi "punti deboli"...anche scrivendole una mail se possibile dove le parli apertamente di tutto ciò che ti preoccupa.Spero vivamente che troveri un pò di tranquillità mi dispiace molto sentirti sempre così e ci sono passata anche io più volte a questa fase di pianto e tristezza per insoddisfazione specialmente riguardo al mio fisico. ti abbraccio <3 ps i tuoi video li guardo sempre,anche quello può essere un modo per sfogarti e per non pensare sempre

Anonimo ha detto...

magari hai vomitato per alimentazione scorretta/schifezze che ti mangi ogni giorno..

Anonimo ha detto...

mangia i kinder bueno! non ti fanno ingrassare e non ti fanno venire i brufoli!

Anonimo ha detto...

Non ti è venuto vagamente in mente che, visto che sei di umore terribile da tempo, questi tuoi problemi possano avere un'origine psicosomatica??
Ma forse ti è più semplice "disperarti" per un tumore immaginario che per la triste realtà.
Prima a Catania davi la colpa della tua sofferenza all'ambiente, ora a Londra teoricamente stai vivendo il tuo sogno, ma stai peggio che mai.
E ancora non riesci a capire del tutto che il problema non è tanto dove vivi o con chi stai, ma la tua interiorità.
Per alcuni tratti mi ricordi Zeno Cosini nel suo rapporto con il fumo....

Cupcakes ha detto...

Ragazze, ma io dovrei fare psicoterapia a vita andando avanti di questo passo. Gli unici momenti in cui mi sentivo meglio, erano proprio quelli in cui ero SEGUITA da dietista e psicoterapeuta.
Mi è bastato smettere di vederle per peggiorare.
E non credo di poter vivere per sempre frequentando dottori.
Non riesco a camminare DA SOLA, probabilmente.

Non so cosa fare, come fare, come andare avanti, come autospronarmi, come riuscire a fidarmi delle persone, come riuscire a credere nei buoni sentimenti, come riuscire ad abbandonare i malori fisici ma soprattutto mentali.

Anonimo ha detto...

Forse non riesci a muoverti da sola per il semplice fatto che non avevi ultimato il tuo percorso per tua stessa ammissione, che dici??

Anonimo ha detto...

Non voglio aggredirti, ma tu pensi sul serio che una terapia fatta come l'hai fatta tu, ovvero con una scadenza prestabilita, possa servire a qualcosa?? Tu hai un problema è vero, ma il tuo rapporto con il cibo è una conseguenza del tuo problema, un sintomo. A mio avviso sei ancora troppo legata all'idea che perdere peso ti farebbe stare meglio, e ti capisco, perché anche io ragionavo così. Credimi, io e te abbiamo fatto percorsi davvero molto simili, ecco perché ti scrivo.
Fermati un attimo a chiederti, se il tuo peso è davvero così indispensabile per stare bene, allora come cazzo è possibile che nonostante tu sia nel posto che ami e stia vivendo il tuo sogno, siano bastati un paio di mesi per perdere di nuovo il controllo su tutto?!?! Stavi bene quando sei arrivata lì no? Ti piacevi, lo hai detto tu! Cosa ti mancava allora? Perché hai ricominciato a stare male?
Io concordo con te quando dici che non si può stare in terapia per tutta la vita, e infatti ad un certo punto uno sente il bisogno di iniziare a camminare con le proprie gambe, ma secondo me tu non eri ancora pronta e hai affrettato le cose, tutto qui.
I disturbi alimentari sono una malattia, non una cattiva abitudine. Le malattie si curano con l'aiuto adeguato, non con la buona volontà. Se inizi a pensare che basti un po' di buona volontà sei strada sbagliata, e il passo successivo è quello di addossarti colpe che non hai. Se sei tornata a stare male la colpa non è tua. Se hai ripreso peso la colpa non è tua. Molto semplicemente, hai ancora bisogno di aiuto.

Questa è la mia opinione, e credimi, anche se non ci conosciamo sarei davvero felice per te se riuscissi a risolvere questa cosa da sola, ma ho vissuto quello che tu stai vivendo ora sulla mia pelle per anni e anni, quindi so di cosa parlo. Detto questo ad ogni modo ti auguro davvero ogni bene.

Ile

Cupcakes ha detto...

Ile, io ho rimandato il trasferimento per molti anni, non solo uno o due. Ho 25 anni e conosco persone che sono in terapia da un decennio. Alcune da una vita, direi.

La mia terapeuta sosteneva che il mio trasferimento sarebbe stato il NATURALE termine della terapia, perchè non rimandandolo più ero arrivata alla mia consapevolezza, alla mia tranquillità, alla mia vittoria ed alla mia forza.

Per cui non trasferendomi avrei certamente continuato le sedute, ma trasferendomi lo stop dimostrava ben altro che un obbligo di allontanamento.

Potrebbero essere giustificazioni queste (mie o della Dottoressa), ma sono dell'idea che non potevo più procrastinare per stare meglio.

Avrei potuto fare parte di quella fetta di umanità che dopo decenni di terapia non sta ancora bene, e i miei 25 anni sarebbero diventati 35 in una città che non amo, con un lavoro sottopagato che non avrei amato e con l'infelicità di non averci provato.

E non potevo più stare ad aspettare un benessere psichico. Ed anzi credevo di averlo trovato. Non al 100%, ma mi sentivo comunque quasi bene. O decentemente, almeno.

Mi sento una fallita semplicemente perchè lo sono.
Non sono più una disoccupata, non gravo sulle spalle dei miei grattandomi dalla mattina alla sera, sono una persona indipendente e vivo nella città dei miei sogni che continuo a trovare da sogno.
Eppure mi sento una fallita.

Mi sento in colpa per essere stanca dopo essermi svegliata alle 4 del mattino ed essere stata fuori casa per 13 ore. Mi sento in colpa per non sapere sfidare la mia stanchezza ed il mio sonno ed i miei orari. Per non saperli sfidare e per non vincere contro di essi.

Mi sento in colpa perchè la mia vita non può essere solo lavoro e conseguente stanchezza, ma non riesco a fare altrimenti.

Il Teatrino di Mangiafoco ha detto...

Cup, per me hai fatto bene. Io sono stata per una vita in terapia e non è affatto detto che la terapia sia la soluzione di tutti i problemi. Dipende tutto da chi vai, dall'interazione che hai con questa persona e da quanto sei predisposta di tuo a fare un percorso terapeutico. La terapia su alcuni funziona, su altri no: è un dato di fatto. Per me hai fatto benissimo a partire. E' chiaro che molti dei tuoi problemi sono dati proprio da cose passate avvenute nella tua famiglia. Restare in casa non credo ti avrebbe aiutato a crescere e a diventare autonoma. Il punto è questo: tu ora vivi a Londra e vuoi restare a Londra. Il problema è allora legato al peso: sei ri-ingrassata un casino, ti senti male fisicamente, ti senti una fallita. E ne hai tutte le ragioni, chiunque si sentirebbe di merda quanto te. Escludendo quindi la terapia come forma d'aiuto, non ti resta che chiedere aiuto alle persone che ti sono più vicine, in particolare Daniele. Parlagli a cuore aperto della tua debolezza, di quanto stai male, di quanto hai bisogno di ricominciare a stare a dieta per sentirti meglio con te stessa. Io credo che, anche se è un uomo, e gli uomini solitamente capiscono meno questo genere di cose, proverà ad aiutarti come meglio può. Il lavoro è faticoso, posso immaginarlo, ma ciò che ti ditrugge è come ti stai alimentando, probabilmente. Perché ti fa sentire terribilmente in colpa, prima di tutto. Quindi, quanto prima, dovrai imparare a contollarti, ma è evidente che, questa volta, non puoi fare tutto da sola. Chiedi aiuto, non essere orgogliosa, mostrati in tutta la tua debolezza e lasciati guidare dalle persone che ti vogliono bene e che ti sono vicine. Un abbraccio, Margherita

Anonimo ha detto...

Non voglio certamente mettere in dubbio le competenze della tua terapeuta. Anche io conosco persone che sono in terapia da decenni e sono ancora al punto di partenza, e nel mio caso quando ho lasciato (dopo circa un anno e mezzo), la dottoressa che mi seguiva si disse molto scettica e pensava che avrei fatto bene a continuare. Io però mi sentivo pronta, e piano piano ho iniziato a vivere la mia vita... finalmente... e pensa che di anni ne avevo 26!
Io dico solo che la fase in cui tu sei partita è forse quella più delicata. Il distacco dalla terapia e dal controllo del nutrizionista è difficile, lo so. Io non dico che avresti dovuto continuare la terapia per altri 10 anni, dico solo che secondo me, avresti dovuto attendere almeno qualche altro mese per trovare il tuo equilibrio, solo quello.
Comunque vabbè, è inutile piangere sul latte versato. Io spero davvero che tu possa trovare in te la forza di rialzarti da sola... :)

Se posso, un ultimo consiglio: quando come te dopo un primo periodo di terapia mi trasferii all'estero per studiare, anche io ebbi quasi subito una ricaduta. In quel periodo però mi aiutò moltissimo tenere un diario alimentare con un'amica. Ogni giorno ognuna delle due annotava scrupolosamente tutto quello che aveva mangiato su un quadernino, e fine giornata ce li scambiavamo, li leggevamo, ognuna scriveva all'altra qualcosa (tipo consigli ecc) e la mattina dopo prima di andare a lezione ognuna riprendeva il suo.
A me questa cosa servì moltissimo,non dico a risolvere il problema, ma almeno a tenerlo sotto controllo, e secondo me potrebbe aiutare anche te. Magari puoi farti aiutare dal tuo ragazzo!^_^

Scusa per il 'papiello' e in bocca al lupo! ^^;

Anonimo ha detto...

Ah comunque ero sempre io, Ile, ho scordato di firmarmi!

Anonimo ha detto...

è normale che sei stanca visto il lavoro e gli orari. Tu dici che ti senti in colpa, ma non è invece che sei delusa perché avevi immaginato qualcosa di diverso?
Da persona che vive lontano dal suo luogo di origine ti dico che un segno dell'essere soddisfatti della propri vita,è quello di accettarla con i suoi limiti, di non vedere l'ora di avere un po' di vacanze non per "tornare a casa" ma per godersi la nuova casa.

dorainpoi... ha detto...

umore instabile, nausea, stanchezza, dolori articolari...
Incinta?

Ellee ha detto...

sinceramente non capisco. Quindi tu non vuoi fare psicoterapia, anche se ne hai palesemente bisogno, perchè non vuoi farla per il resto della vita? E come fai ad essere sicura che sarà così? E se magari trovi una psicoterapeuta giusta, che ti aiuta davvero, e nel giro di qualche anno stai meglio e non ne hai più bisogno? E se, al contrario, facessi psicoterapia per decenni, che problema ci sarabbe? Mica è una vergogna. Preferisci stare male ogni 2 x 3 quindi? Scusa ma davvero io non capisco il ragionamento....

Anonimo ha detto...

Ciao Giuliana, sono Elisa e non scrivo qui da molto anche se ti seguo sempre. Considero molto utile il consiglio che ti ha dato una ragazza, cioè quello di avere un diario alimentare. Ho pensato che potresti sfruttare instagram e postare li tutto quello che mangi, davvero tutto, senza omettere nemmeno le cose di cui ti vergogni di più. Penso ti aiuterebbe a controllare i pasti, sia vedendoli materialmente tutti insieme sia anche per un effetto di controllo "sociale" (passami la parola) che le persone che ti vogliono bene faranno. So che sembra una idea stupida ma a me per esempio aiuta, mi aiuta a mangiare più sano, a farmi piatti più carini , e quindi a mangiare lentamente, seduta. Ovviamente funziona solo se si è onesti al massimo. Non è certo una psicoterapia, ma potrebbe essere un piccolo rimedio momentaneo per il tuo malessere. Un abbraccio, elisina

Anonimo ha detto...

trasferirsi in UK e non avere tanti soldi da spendere per la spesa non aiuta a mantenere controllo sul cibo. non sei tu in particolare e non flagellarti per questo. In teoria certo, c'e' l'insalata anche qui. Ma in pratica come hai visto si prende peso. Lo prendono le persone senza problemi alimentari particolari. Non flagellarti per qualcosa che non e' una tua colpa particolare.
Gio (UK)

Anonimo ha detto...

Ciao Cup, tra qualche mese dovrei essere a Londra in pianta stabile a anche io come te penso che cercherò lavoro in qualche bar o ristorante, il mio inglese è discreto ma non perfetto, volevo chiederti come si comportano i datori di lavoro nei confronti degli stranieri che non hanno una padronanza eccezionale dell'inglese. Hai mai avuto problemi sotto questo punto di vista? Ti hanno aiutata e ti sono venuti incontro o è stata una diffoltà? E' più o meno l'unica cosa che mi intimorisce e vorrei il tuo parere!
Un'altra cosa, tra spese, abbonamenti dei mezzi e cose varie riesci ad arrivare tranquillamente a fine mese?
Grazie in anticipo per le risposte e see you in the city! ;)

Cupcakes ha detto...

Buongiorno ragazze!

Io avrei voluto continuare la psicoterapia perchè mi piaceva e, nonostante di concreto avessi ottenuto "solo" il dimagrimento con relativo controllo alimentare (Dato che continuavo a non avere stima nei confronti dell'umanità e a non credere nei buoni sentimenti, nonchè a non avere fiducia nel prossimo), mi sentivo abbastanza bene.
La terapia era l'unico motivo per cui sarei rimasta a Catania però, e condannare un'intera vita in un luogo solo per un'ora ogni due settimane mi sembrava davvero misero.
Misero perchè la terapia era quasi diventata una scusa, ed io non avevo più bisogno di scuse per vivere.
Mi piacerebbe riprendere una terapia, ma fare conversazioni emotive in inglese non mi riuscirebbe. Sarebbe difficile sfogarsi in un'altra lingua, dato che non la parlo molto bene.
E non ho i soldi per poter pagare una psicologa italiana privata, qui, che costerebbe un occhio (e suonerà razzista al contrario, ma non vorrei andare da una dottoressa italiana solo perchè sono italiana anche io. Qui non è difficile trovare italiani che se ne approfittino di chi non conosce bene la lingua e quindi è quasi costretto ad avere a che fare con suoi simili).

Io sono pienamente convinta di avere i mezzi dentro di me. L'aiuto esterno mi servirebbe solo da sprone (?), ma grazie alla vecchia terapia so più cose di me di quante ne sapessi tre anni fa.
è solo che mi sento abbandonata a me stessa e non riesco a darmi da fare per ricominciare, o cominciare, una vita decente con tutti i mezzi che ho a mia disposizione: cervello, lavoro, soldi, fidanzato/convivente, ambiente esterno.

L'idea del diario alimentare mi stressa al solo pensiero.
Nella mia vita ho provato solo una volta a scriverne uno e l'ho trovato inutile.
Quando sono in fase mangereccia e l'indomani mi sento in colpa, non trovo comunque una risposta nel leggere che ho mangiato sei panini e due gelati, né vedendolo nero su bianco provo senso di colpa o mi riprometto di non farlo più o mi rendo conto di qualsi siano gli orari critici.
Su di me lo trovo completamente inutile.
Instagram poi lo uso poco per scelta, perchè voglio postare solo foto per me significative in qualche maniera. Non sono di quelle persone che vanno al museo e caricano su Instagram tutte e trecento foto che fanno ad ogni quadro. E non potrei mai caricare dieci foto al giorno mostrando tutto quello che mangio.
L'idea delle foto però non è malvagia, e potrei scattarne ad ogni mio pasto ma conservarle nel mio pc e poi riguardarle in serata.

Giò (uk) , in realtà non faccio la spesa sana tranne che quando sono a dieta non per mancanza di denaro. Anche perchè quando sono in fase schifezze spendo più di quando sono a dieta, dato che le quantità aumentano =D

Ultimo Anonimo (Ma una firma???), ciao.
Io non ho avuto particolari problemi nel trovare lavoro nonostante il mio inglese.
Tenta da Caffè Nero prima, perchè lì prendono cani e porci. Il lavoro fa schifo ma sul curriculum serve e ti sarà molto più facile trovare lavori dopo, avendo già esperienza in città con una catena inglese.
Io avevo provato anche da Itsu e mi avevano detto che il mio inglese non era ok, e anche in un negozio di Camden, per un lavoro in nero aggiungo, la boss si era lamentata del mio inglese.
Per quanto riguarda le spese, ho una camera che costa pochissimo, e adesso che c'è Daniele la pago ancora meno. Questo perchè i miei coinquilini hanno l'intera casa in affitto e poi fanno la divisione per camera in base anche alla metratura. Non è da tutti. Per cui sì, io arrivo tranquillamente a fine mese, faccio spesa, faccio shopping, pranzo e ceno fuori e via discorrendo MA se avessi una camera normale, e per normale intendo che mi costi almeno due o trecento £ in più mensili, credo che arriverei a fine mese ma dovrei fare vari sacrifici.

Anonimo ha detto...

Scusa hai ragione, ho completamente dimenticato di firmarmi :D, grazie mille per le info! Melania.

Ellee ha detto...

http://www.italianialondra.com/content/medici/italian-doctors-london.asp

:)

Anonimo ha detto...

anche io vorrei trasferirmi a londra ma non ho ben chiaro come cercare lavoro.. molti mi hanno detto di non portare direttamente i cv ma di mandare l'application tramite internet.. tu come hai fatto??

Anonimo ha detto...

Certo che qui è pieno di geni. Chi ti dice che forse sei incinta, chi dice che tanto la psicoterapia non serve a niente, chi dice che il problema sta tutto nella scorretta alimentazione che manda a puttane anche tutto il resto. Ma vi rendete conto delle cavolate che scrivete??? State parlando con una giovane donna che da anni si autodistrugge tra diete e periodi di binge, che si sente in colpa per qualsiasi cosa, che non è mai soddisfatta di nulla, che piange ogni giorno. Ma davvero voi credete che il problema sia tutto nella spesa sbagliata e nel mangiare schifezze? Credete che per tutti sia così semplice? Credete che valga per tutti la storia di stare in psicoterapia per decenni senza risultati? E tutti quelli che di risultati ne ottengono invece, riprendendo in mano la propria vita? Se li mettete su un piatto della bilancia sono più i secondi che i primi. E cup è stata la prima a dire che mentre era seguita riusciva a stare a dieta e sentirsi meglio. Mi spiace ma io credo che nel tuo caso l'aiuto psicologico sia ancora più che necessario. Dici di sentire di avere le risorse dentro di te eppure c'è qualcosa che ti impedisce di essere soddisfatta, felice, in forma e che ti fa sentire in colpa per tutto. Non ti pare un ottimo motivo per chiedere aiuto? Sentire di avere le risorse non basta se poi non sai tirarle fuori. Mi rendo conto che a Londra sia difficile anche per la lingua trovare un terapeuta ma il tuo benessere deve venire prima di tutto. Se davvero ci tieni impegnati, informati, trova la soluzione adatta a te. Ma da sola non puoi farcela, ne tanto meno con semplici diari alimentari (che idea idiota, bastasse quello quando si parla di disturbi alimentari! Ma ragionate!). Ciao.

Anonimo ha detto...

Ah aggiungo, parlate con una che a scritto a più riprese di non riuscire a provare sentimenti, di non riuscire a fidarsi delle persone. Ancora convinte che la psicoterapia non serva e che sia tutta colpa di una gravidanza o del comprare patatine low cosa al supermercato??? Ma svegliateviiiiiiiiiiiiiiii

Anonimo ha detto...

*ha scritto e *low cost

Anonimo ha detto...

Capisco quello che dici, però una terapia multidisciplinare con esperti in disturbi alimentari non l'hai mai provata. Le dott.sse che ti seguivano erano entrambe non specializzate in questo, se non ricordo male e cambia di parecchio. Non solo l'approccio terapeutico, anche il fine stesso. Tu ancora pensi che dovresti tenere il cibo sotto controllo, la terapia invece dovrebbe averti permesso di farci pace. Il dimagrimento diventerebbe una conseguenza e sarebbe più facile mantenerlo. Ovvio che tutto è molto soggettivo, ci sono persone che con questo riprendono in mano la loro vita e altre a cui non cambia una virgola... almeno però sarebbe un tentativo adeguato ai tuoi problemi. Unica complicazione è che sei a Londra e fare una terapia del genere in una lingua con la quale ancora non ti esprimi al massimo, la vedo difficile.

Anonimo ha detto...

ma cosa c'entra il vomito con la paura del tumore?tu stai fuori di testa altro che..

Patalice ha detto...

il blog come valvola di sfogo è perfettamente concepibile...
per quanto possa servirti anche io ho momenti molto neri dentro, e ancora oggi mi capita di sentirmi perennemente triste e persa dentro me stessa...
mi sono rivolta ad un professionista, qualcuno che potesse darmi una mano, mi è proprio servito!

Anonimo ha detto...

Scusami Cup ma non hai mai pensato di continuare con la vecchia terapista via Skype? Se ci tieni a te stessa mi sembra una soluzione piuttosto semplice no? Cacchio lo userà internet, sarebbe un piccolo sacrificio economico è vero, ma se ti rimettesti in sesto sicuramente avrai un risparmio in termini di alimentazione/spese mediche, che non è poco:-) R.

Anonimo ha detto...

Scusa l'italiano volevo dire: se ti rimettessi in sesto sicuramente avresti:-) R.

Unknown ha detto...

Ciao Giuliana, dispiace sentirti in questa situazione. Purtroppo parlo da profana, perche' le mie pazzie sono un po' diverse, pero' continuo a ripeterti come altre volte che il problema del peso, delle abbuffate, dell'incapacita' di gestire un regime alimentare normale (la dieta ipocalorica a base di tofu e mezzo pomodoro, l'andare fuori con gli amici e bere una tisana senza zucchero che manco un succo ti e concesso, oppure dieci panini e due tubi di pringles), l'importanza capitale che l'apparenza fisica riveste nella tua vita sono solo parte di un problema piu vasto. Il tuo ri-ingrassamento ha come ultimo, ultimissimo problema la questione estetica, ma e' anzitutto un problema di natura fisica e di salute (il tuo corpo e' stato sottoposto in questi anni a delle torture, se mi si passa il termine, con un avanti-indietro di peso immane e dei cambi di regime alimentare drastici) nonche' un problema di testa. Certo, non vuoi essere schiava di una psicologa a vita, ma una terapia devi pure cominciarla, e poi si vedra' quando finira, perche' se il non farla ti riduce cosi allora!
capitolo stanchezza cronica: io non mi stupirei piu di tanto. Fino a pochi mesi fa la tua vita era fatta di buone dormite, dieta rigida, un caffe con gli amici e lo shopping, e' vero che ti occupavi di tua nonna ma di sicuro non puoi fare il paragone cn i ritmi di lavoro serrati di Londra! Li vivi come spesso si vive nelle grandi citta',ovviamente se si e' una persona norale e non Victoria Beckam come si dice in Francia metro-boulot-dodo: metro-lavoro-nanna. Tutto qui, come vivevo a Milano prima per on parlare di qui a HK. Dal sogno della vita cool e felice e fashion a Londra ti si aveva messo in guardia. Questa avventura ti fara' imparare l'inglese e ti dara' esperienza in piu nel campo lavorativo, ma sono del parere che all'estero ci si debba andare se ne vale la pena davvero. Ho sempre difeso la tua scelta perche pensavo fosse meglio dello stare a CT a marcire, come dicevi tu, ma ora forse ti invito a riflettere su cosa ti fa stare meglio in realta.
Un abbraccio forte e buona fortuna!

Anonimo ha detto...

Ciao Giuliana, non è che sei incinta? Non è una battuta, visto la nausea e il vomito. Cmq renditi conto che tuo nonno il tumore mica l'ha avuto a 25 anni. Daniele come si trova lì? secondo te è contento?
ti leggo sempre ma non commento mai!
Forza e coraggio


Melissa

Ellee ha detto...

non so, sinceramente mi sembrano un po' tutte scuse campate in aria per non voler fare la psicoterapia. A Londra ci sono psicoterapeuti "ufficiali" che parla in italiano, basta fare qualche ricerca su Internet... quindi il problema della lingua non regge... e per il prezzo, informati, magari non costa poi così tanto, magari si tratterebbe solo di rinunciare a un paio di di scarpe o a una borsa firmata in più e usare quei soldi per pagare le sedute.... insomma, io sono dell'idea che se vuoi puoi....... ti dico queste cose con bontà eh, non prenderla male, ma mi dispiace leggerti così!

p.s. non vorrei cantare vittoria troppo presto ma finalmente lo spazio commenti senza troll è vivibile :D :D Alleluja!

Anonimo ha detto...

Purtroppo i ritmi di vita sfasati o comunque molto faticosi, sono una delle cause più banali che portano a re-ingrassare. Ciò non toglie che serve solo trovare un escamotage, una propria chiave per uscirne. Credo davvero che dovresti toglierti dalla testa l'idea di metterti a regime alimentare ristretto, perchè semplicemente al momento non puoi farcela. L'ideale per te sarebbe semplicemente smettere di mangiare fuori pasto, e poi concederti pranzi e cene decenti, normali, non da dieta ipocalorica.

Se semplicemente elimini i fuori pasto, e ti porti qualcosa di sano da mangiare al lavoro quando hai tempo (va bene anche un piccolo panino con proteine tipo prosciutto, non per forza qualcosa di mortificante), calerai di peso senza nemmeno accorgertene. La chiave di svolta per te dovrebbe essere la salute, non tanto il dimagrimento. mangiare male ti fa sentire da schifo, ti fa sentire male sia psicologicamente che fisicamente.
Credimi, ce la puoi fare! Devi solo metterti un paio di regole: no fuori pasto, no cibi spazzatura. Hai fame? Mangiati un panino fatto in casa con del tacchino o del prosciutto, ma non toccare merda confezionata tipo patatine. Con la fatica che fai tra lavoro e correre in qua e in là, nel lungo periodo caleresti comunque.

Anonimo ha detto...

Ecco altri geni che ti parlano di gravidanza (quindi occhio ragazze eh, tutte voi che lavorate e vi stancate e per caso vomitare una volta, probabilmente siete incinta) ed altri geni che ti consigliano di fare terapia via skype, come se la terapia si potesse fare ovunque e in ogni modo, anche al parco magari mangiando un panino insieme alla propria terapeuta, oppure via skype appunto, con Daniele e i coinquilini che passano dietro. Dai ma ragionate, ma voi credete sul serio in quello che dite? L'ignoranza regna quasi sovrana qui dentro. Inoltre, per chi lo sostiene, non è normale cambiare città, iniziare a lavorare e cominciare a mangiare tutto il giorno mettendo su così tanto peso, le motivazioni credo siano un po più profonde di questo. Aggiungici i tuoi sensi di colpa, la tristezza, il non fidarti delle persone..Viene fuori un quadretto mica male (però aspetta, forse il non fidarti delle persone potrebbe essere sintomo di una gravidanza, mmm sì sì)
L'anonima di ieri, ancora sconvolta per la genialità dei tuoi lettori.

Dona il tuo amore qualsiasi cosa succeda ha detto...

Non sono un medico, ma penso che i tuoi problemi siano solo un fattore "mentale".
Anche io sto passando un grosso periodo di stress, con vari problemi fisici e dopo aver fatto un bel pò di esami che non hanno portato a nulla, sto provando con erbe naturali x l'ansia che inconsapevolmente ho dentro e che è spesso causa di quei malori.

Anonimo ha detto...

ma la differenza tra il fare una terapia nella sala dello psicologo e via cam dove sta? scusami ma non l'ho capita...si può anche trovare a disagio ma non necessariamente tutti,inoltre non credo che la cup non possa ritagliarsi mezz'ora da sola nella sua camera... Sentirsi in dovere di giudicare gli altri è sempre un brutto sintomo. R.

Anonimo ha detto...

R. ........ Esiste una cosa che si chiama setting, importantissimo nella terapia psicologica. Ne so qualcosa perché ho fatto terapia 3 anni e mi ero informata. E fare terapia via cam non è certo il massimo. Magari informati un po' prima di dare consigli, sarai stata disinteressata ok ma scrivere consigli senza avere delle fondamenta, delle prove o delle nozioni sotto mi pare un atteggiamento un po ignorante.

Anonimo ha detto...

E poi anche solo il fatto che tu scriva "ritagliarsi una mezz'ora nella propria camera" fa capire che non ne sai nulla. Non ti accuso, se mai sei stata da uno psicologo non puoi certo saperlo ma evita di fare quella che sa, se palesemente non sai, e risparmiati le perle finali. Non mi sento in dovere di giudicare, ma in diritto di chiarire le cose, se le so.

Scusiscende ha detto...

Per me sarebbe impossibile parlare con la psico attraverso una web cam, il suo studio è uno spazio al di fuori del mio mondo fatto di un'atmosfera particolare, non ci riuscirei mai da casa.

Anonimo ha detto...

NON SAPEVO DI ESSERE INCINTA - la storia di Giuliana tra 5 mesi su realtime:

"Mi èro trasferita a LLLondra, lavoravo tanto, èro ingrassata ma mangiavo tanto, perciò non ci fèci caso. Le mestruazioni continuavano a venirmi ma non ci avevo mai badato piùdditanto alla regolarità. èro spesso stressata è gggiù ddi corda, mi è capitato di vomitare nel lavandino ma sòlo una volta. Poi una sèra mentre mangiavo sandwich ai gamberetti e maionese avanzati al bar due giorni prima ho sentito dèi dòlòri, pensavo fosse diarrèa ma sono dovuta còrrere all'ospedale dove è nata Giulianella, 4 chili di pèso ma tra poco staremo tutteddue a ddièta. è niente sono molto felice e tra poco vi farò un video dove vi farò vèdère un negozietto mòlto carino per bebbè, si scrive "baby petit sasseau belle kids" ma non so come si pronuncia. ciao a ttutti".

dai giuliana si fa per scherzare ma comunque un bambino è pur sempre una benedizione anche se mi rendo conto che non sarebbe il momento più adatto.
auguri e figlie femmine.
una non anonima qualsiasi.

Anonimo ha detto...

Ciao
Sono sempre più dell'avviso che la nutrizionista abbia fatto più danno che bene. Ti assicuro che è possibile essere in forma, dividendosi tra mille impegni, in quanto una sana alimentazione non è prerogativa solo di coloro che hanno il tempo di pesare la foglia di insalata!
Se lavori 10 e passa ore al giorno, non puoi pretendere di attenerti alla dieta che seguivi in Italia, perché oggettivamente insufficiente. Anzi, se la segui rischi di cadere ancora di più nella abbuffate. Quanto alle abbuffate, sai da sola che la restrizione alimentare scatena un malessere che sfoghi sul cibo.
Il malessere, però, è solo veicolato dal cibo; le sue radici sono più profonde e, a questo punto, è assodato che non dipende dal luogo; in teoria, avendo realizzato il sogno di trasferirti a Londra, dovresti essere felice come una Pasqua (a proposito, auguri!). Al contrario, con l'arrivo nella city, la situazione, sotto un profilo alimentare, ti è sfuggita di mano. Come hanno suggerito alcune ragazze, forse lo psicologo potrebbe aiutarti; di questo passo, infatti, rischi di sviluppare malattie metaboliche e problemi articolari. Francamente penso che il problema della lingua sia un pretesto, perché se sei decisa a non tornare più a Catania, volente o nolente dovrai imparare l'inglese a mena dito e, forse, gli incontri con la psicologa potrebbero essere uno stimolo ad affinare la conoscenza della lingua.

Anonimo ha detto...

anonimo 14.43, sto piangendo dal ridere hahahahah

Anonimo ha detto...

ciao ... cup ... ma una leggero antidepressivo e uno stabilizzatore dell'umore, no? ne esistono diversi e alcuni aiutano anche a diminuire l'appetito, parlane con il tuo medico. ciaooo

Neofanta ha detto...

Fai bene ad usare il blog come valvola di sfogo, anche se è davvero brutto leggere post come questi, perchè si capisce che stai veramente male.

Per il resto l'unico "consiglio" che posso darti è cercare qualche forum su internet e confrontarti e consigliarti con persone che hanno avuto e stanno lavorando su disagi simili ai tuoi.

Saluti, Neofanta

Anonimo ha detto...

Ma siiiiiii ora consigliamole pure gli psicofarmaci!! Ma vi rendete conto? Contate fino a 1000 prima di parlare razza di idiote. Non siete ne medici ne psichiatri ne psicologi e nemmeno loro potrebbero dare diagnosi e consigli a distanza, pensate un po'. chiudete il becco e lasciate che sia qualcuno di esperto a darle consigli invece che parlare di gravidanza terapie e psicofarmaci!!

Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo la genialata dei forum su internet! Dieci anni e più di disturbi psicologici li risolvi confrontandoti con altre persone via web.... Come no! Ripigliati pure tu neofanta!

Cupcakes ha detto...

Io invece trovo i vostri consigli tutti molto utili, ma non molto fattibili.
L'idea della terapia via Skype non è la prima volta che la sento, ed anzi so per certo che ci sono medici che fanno terapie simili.
La terapia, però, come dice Grazia, nel mio caso (ed evidentemente anche nel suo) andava e andrebbe fatta in un luogo neutro per me, confortante. Andrebbe fatta in un porto sicuro ed esraneo, e non nella mia camera/bazar.
Nel mio caso però, ripeto.

Di forum online ne ho visti anche, ce n'è uno famoso che si chiama Amici Obesi e tante persone sono riuscite a perdere peso grazie agli incoraggiamenti e consigli ricevuti dagli altri membri.
Forum psicologici non ne ho mai cercati invece e non credo di volerne frequentare.

Anonimo ha detto...

Giuliana, con tutto il rispetto per le tue argomentazioni, trovo che siano più che altro scuse; è come se tu boicottassi ogni possibilità di stare meglio.
Non devi avere paura di metterti in discussione; l'autocritica, se costruttiva, porta sempre da qualche parte. L'apatia, al contrario, condanna all'immobilismo. Poco più di venti chili non sono un'enormità, a patto, però, che tu segua una dieta come si deve. A costo di sembrare ripetitiva, continuo a sostenere che il regime alimentare che ti ha visto dimagrire circa 18 mesi fa, è poco adattabile ai ritmi di una persona che lavora. Poi, se i chili da perdere non sono 5 o 6, non puoi pretendere di privare una persona di quelle piccole golosità che migliorano l'umore e placano l'attacco alla dispensa.
Buona domenica e, se sei ancora in ferie, buone vacanze

Anonimo ha detto...

no ma a proposito, quanto è figo daniele il fidanzato di sta ciambellona? Fisicamente è abbastanza normale tendente alla cessitudine ma il modo in cui parla e si muove nonchè quel pizzico di ignoranza lo rendono così scopabile!

Anonimo ha detto...

Anonimo 20.25 tu si che hai classe!

Anonimo ha detto...

Consigli utili ma non fattibili= inutili. Cup è facile vedere gente online che si improvvisa medico o terapista, dandoti consigli o pareri perlopiù ridicoli (gravidanze, forum, terapie via skype, consmessi alimentari, pareri ridicoli su quanto stare in terapia non è la soluzione...) a mio parere gli unici che ti hanno dato un consiglio davvero utile è chi ti ha detto in soldoni: trova il modo, informati, fai qualche sacrificio pecuniaria ma anche a Londra, siccome a Catania non ci torni, trova un sostegno psicologico. Se sei anche solo un po intelligente ti renderai conto che tutto parte dalla tua testa e credimi, per esperienza certi problemi è difficili risolverli da soli. Si crede di avere le risorse ma poi gli anni passano e poco si riesce a fare. Guarda te: da quanto anni ti trascini nei tuoi problemi?
I pareri sul fatto che Daniele sia scopabile fanno ribrezzo, spero siano trollate altrimenti consiglio alle commentatori ci dildi belli grossi, recuperabili su qualsiasi sito di shopping online. siete messe messe male se ritenete scopabile uno con l espressività di un orata e le movenze di un troll di montagna

Anonimo ha detto...

Io non sono un'esperta quindi non dispenso pareri di sorta. Leggo però Giuliana da molto tempo e una cosa che mi sembra chiara di lei è che non ama se stessa. Basti vedere come consente questi commenti svilenti e offensivi sulla sua persona e sul suo compagno.
Meno male che voi siete tutte miss Italia e siete tutte fidanzate con Brad Pitt! Per favore, risparmiatevi questi commenti cattivi sull'aspetto di Giuliana e di Daniele. Abbiate un po' di rispetto, prima di tutto perché si tratta di una persona, e per giunta anche di una persona che sta male.

Cupcakes ha detto...

Ultimo Anonimo , grazie.
Trovo inutili e scortesi gli insulti verso me ma soprattutto verso Daniele.

Anonimo ha detto...

troll di montagna troll di montagna orata orata orata blablablalbalblalbalbla mamma mia che parole offensive ahahahahahahhaha ultimo anonimo facci il favore

Neofanta ha detto...

Anonimo del 16 marzo da cosa dovrei ripigliarmi?

Anonimo ha detto...

Ripigliati dal dare consigli idioti senza pensare minimamente alla persona che hai davanti. Dieci anni e più di disturbi psicologici e tu consigli forum su internet x risolverli. Bah.

Anonimo ha detto...

Anonimo, che il mio consiglio sia idiota è solo la tua frettolosa opinione, non richiesta tra l'altro.
Non ho consigliato a Giuliana di andare sui forum per RISOLVERE (o credendo che potesse risolvere) i suoi problemi, ovvio, ma per avere uno scambio di opinioni, un conforto temporaneo, un sollievo in un minimo di dialogo.
E' OVVIO che Giuliana dovrebbe per prima cosa rivolgersi a dottori qualificati (come le hanno anche scritto una 50ina di utenti prima di me - e sono d'accordissimo con loro), ma se per il momento non può farlo per motivi di soldi, lingua e organizzazione, ben venga nel frattempo un qualsiasi palliativo, soprattutto se a costo zero (e comunque molti terapisti e dietisti avrebbero fatto meglio ad andare a lavorare in fabbrica per quanto sono distruttivi).

Neofanta sloggata